Finestra al quarzo

Finestra al quarzo

Nella maggior parte dei casi è meglio avere un percorso diretto della radiazione dalla lampada UV all’area target per ottimizzare l’effetto di polimerizzazione, tuttavia in alcuni casi l’applicazione richiede l’installazione di un filtro in vetro di quarzo nella finestra di emissione della lampada.

Ciò può essere dovuto a una serie di motivi:

• Per filtrare la radiazione infrarossa (IR) dalla lampada UV durante la lavorazione di substrati sensibili al calore.
• Per impedire che il substrato venga risucchiato a contatto con la lampada.
• Per evitare che la contaminazione aerodispersa passi sulla lampada e sui riflettori.
• Per evitare che l’inchiostro o la vernice versati scorrano lungo il nastro e nel gruppo lampada UV quando la lampada è installata sotto un rullo di raffreddamento.
• Per garantire il corretto percorso del flusso d’aria attraverso il gruppo lampada UV quando il sistema è dotato di un sistema di raffreddamento Spurgo positivo e zero netto.
• Sui sistemi di polimerizzazione con gas inerte, vengono utilizzate finestre al quarzo sigillate per contenere il gas inerte, tipicamente azoto, in una camera sotto la lampada UV.  Il livello di ossigeno residuo nella camera può quindi essere controllato fino a livelli molto bassi, indipendentemente dal flusso di aria di raffreddamento attraverso il gruppo lampada sull’altro lato della finestra al quarzo.

In questi casi, una sezione piatta di vetro al quarzo è montata sulla finestra di emissione della luce per consentire il passaggio di un ampio spettro di energia UV, bloccando i movimenti dell’aria e la radiazione IR.

Per applicazioni specializzate in cui sono fondamentali dosi elevate di energia UVC, è possibile specificare la finestra al quarzo HiC di GEW che ha uno spettro ancora più ampio di energia UV, con trasmissione nella banda UVC particolarmente migliorata.